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La Nuova Sardegna , 06 Settembre 2007

Lotta alla dispersione scolastica
Stella Marina e Primavera, i nomi dei progetti.

VALLEDORIA. Recluteranno una squadra di specialisti per snidare e combattere una delle piaghe più diffuse dell’istruzione. Se la dispersione scolastica non avrà le ore contate, a partire dai prossimi giorni avrà comunque nelle scuole dell’Anglona un nemico in più con cui misurarsi. Due dei cinque progetti contro la dispersione finanziati dalla Regione riguarderanno infatti l’Anglona. Portano due nomi davvero incoraggianti: “Stella Marina” e “Primavera”. Il primo avrà il suo polo logistico negli istituti comprensivi di Valledoria e Badesi; il secondo coinvolgerà il Comprensivo di Castelsardo e l’Istituto Superiore di Perfugas. La popolazione scolastica che ne verrà investita si estende anche ai centri di S. Maria Coghinas, Viddalba, Trinità d’Agultu, Sedini, Bulzi e Tergu. Decine di insegnanti e centinaia di studenti di diversa età dovranno dare gambe ad un progetto che promette di cogliere risultati interessanti. Lo lascia sperare il buon esito di due esperienze analoghe, “Integra” e “Delfino”, di cui gli ultimi progetti hanno in un certo senso raccolto l’eredità. “Delfino” ha ottenuto il premio Basile 2006 con il quale l’Associazione dei Formatori italiani distingue di solito i progetti che eccellono rispetto alla media.

L’elevazione dell’obbligo scolastico a 16 anni dà un carattere di urgenza ai progetti contro la dispersione scolastica, triste fenomeno della scuola italiana che non risparmia la Sardegna con le sue percentuali di insuccessi scolastici e abbandoni precoci. Il fenomeno costituisce un’autentica piaga e per contrastarlo verrà costituita un’equipe di professionisti che collaboreranno a stretto contatto con dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e genitori. La parte che questi ultimi avranno all’interno del progetto non sarà marginale. Uno dei punti di forza dei nuovi progetti consiste infatti nel coinvolgimento operativo dei suoi destinatari finali. L’obiettivo è la creazione di sportelli d’orientamento in tutte le scuole coinvolte. Ma, questa è la novità principale, lo sportello verrà progettato dagli stessi studenti e dalle loro famiglie, sostenuti dai docenti e dai funzionari dei comuni coinvolti che avranno elaborato, con Impresa Insieme e l’Istituto di Ricerca sulla formazione-intervento, le modalità operative con cui procedere.

Nascerà una grande rete che metterà in circolo le risorse di più soggetti. Verranno coinvolte le dirigenze delle scuole, gli amministratori dei Comuni interessati, numerosi insegnanti e centinaia di studenti (nel totale dei tre progetti ne risultano 900) e le rispettive famiglie. Al buon esito del progetto concorreranno anche gli esperti dei servizi sociali dei Comuni, specialisti di altri enti (Asl e Provincia) e professionisti specifici come psicologi, sociologi e nutrizionisti. Tutti uniti per fronteggiare un nemico che sa vendere cara la pelle.

 
                                                                                                                        Giuseppe Pulina
 
 






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