I progetti della Memoria -Seconda Guerra Mondiale

Lo sviluppo delle iniziative sul tema prende il via con il primo progetto realizzato nell'ambito del programma di formazione-intervento realizzato per l'IFTS per esperti di "comunicazione culturale". Nell'ambito di quel programma una giovane partecipante ha sviluppato un primo progetto di valorizzazione del territorio che si trova nella parte Sud della provincia di Frosinone e di Latina, un territorio attraversato dalla cosiddetta Linea Gustav, Linea di resistenza realizzata dai Tedeschi per fermare l'avanzata delle truppe alleate in marcia verso Roma.
Successivamente, grazie ad un finanziamento della Regione Lazio finalizzato a coinvolgere gli anziani residenti a Cassino e in alcuni comuni limitrofi della cosiddetta Valle dei Santi, si sono potute raccogliere alcune importanti testimonianze sui ricordi di guerra e tesaurizzarle sul portale web di marketing territoriale http://www.marketing.territoriale.it/.
Successivamente, grazie ad un altro finanziamento della Regione Lazio, finalizzato a realizzare software applicativi nell'ambito del piano di sviluppo della Regione Lazio nell'E-GOV, è stato possibile sviluppare un terzo progetto e realizzare così il software PROMEMO, che consente di rappresentare tutto ciò che è successo durante quella tragica guerra. In questo progetto è stato possibile includere anche un processo di collaborazione con i Comuni polacchi che hanno vissuto tragicamente quella fase storica e hanno lasciato un migliaio di morti sepolti nel cimitero ad essi dedicato, collocato sotto l'Abbazia di Montecassino.
Nel 2014 si è poi potuto avviare quattro progetti, grazie al fatto che la Regione Lazio ha voluto finanziare iniziative di celebrazione dei 70 anni passati da quei tragici eventi della guerra. I progetti hanno riguardato i comuni di SS. Cosma e Damiano e Castelforte, i comuni di Esperia e Castelnuovo Parano, il comune di Sant'Elia Fiume Rapido, i comuni di Acuto, Piglio e Serrone.
Lo sviluppo dei progetti menzionati è descritto sui siti web delle Associazioni SER.A.F. (http://www.associazioneseraf.it/) e SER.A.L. (http://www.associazioneseral.it/).