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  Progetti di cambiamento nelle organizzazioni pubbliche e private
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PROGETTI DI CAMBIAMENTO
NELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE

Renato Di Gregorio
ed. Guerini e Associati
Nuova Edizione (1998)
260 pp. - 23 cm

Prefazione di Innocenzo Cipolletta

La discontinuità dei cicli economici, la turbolenza dell’ambiente esterno è una competizione sempre più intensa impongono alle nostre imprese una velocità di risposta adeguata alle necessità globali di diffusione e di apprendimento delle conoscenze. Ne deriva che le imprese, in quanto organizzazioni, devono affrontare un profondo processo di cambiamento strutturale e, parallelamente, culturale. Quest’ultimo si attiva attraverso un cambiamento soprattutto di tipo comportamentale.

Infatti per favorire la velocità di risposta al mercato, la flessibilità, l’impegno, il consenso e la qualità dei processi di cambiamento occorre un radicale mutamento nel modo di percepire, pensare, credere e agire delle persone.

Questo credo sia lo spirito che anima il lavoro di Renato Di Gregorio che, rispondendo a una esigenza di tanti, con zelo e rigore scientifico evidenzia alcune condizioni imprescindibili per un intervento di cambiamento organizzativo da cui scaturiscono una serie di azioni a livello tecnologico, economico e strategico che coinvolgono 1’impresa nel suo complesso.

L’approccio che il testo propone fa riferimento a tre leve di azione: comunicazione, negoziazione e apprendimento la cui corretta gestione influisce su un’adeguata attuazione del cambiamento stesso. A tal proposito, il racconto delle esperienze vissute in prima persona appare calzante ed esemplificativo di situazioni particolari in cui si danno suggerimenti su modelli comportamentali che valorizzino e motivino le risorse umane a disposizione. Dal testo emerge uno stile di espressione limpido e semplice che, senza dare per scontate conoscenze specialistiche gia acquisite, guida il lettore in modo puntuale nelle principali acquisizioni del sapere organizzativo. Per questo l’Autore riesce nell’audace obiettivo di parlare a gruppi eterogenei di interlocutori nella speranza che ciascuno dal proprio particolare punto di vista possa trovare sempre qualcosa di utile, pur rischiando con questa scelta di «scontentare» qualcuno.

Le differenze, tra quanti si occupano di cambiamenti organizzativi in veste di manager, di ricercatori e di studenti, tendono a essere minime nel momento in cui il principale propulsore dello sviluppo delle conoscenze in questo campo, più che altrove, sia costituito da una proficua e continua interazione tra teoria e prassi, consapevolezza che nel lavoro di Renato Di Gregorio trova sicuro fondamento.

Sono certo che quanto e stato scritto e ordinato in queste pagine, con un agile dono di sintesi unitamente a uno altrettanto importante di chiarezza e completezza espositiva, possa essere una guida preziosa per il successo degli interventi di cambiamento e per il conseguimento di vantaggi competitivi nella gestione delle risorse umane, patrimonio fondamentale di ogni impresa.

Innocenzo Cipolletta
Direttore Generale Confindustria


Prefazione di Vittorio Coda

Questo è un libro ricco di stimoli e di indicazioni utili per la gestione efficace dei progetti di cambiamento in aziende di qualsiasi tipo, private e pubbliche, operanti in contesti di mercato concorrenziale o non, con o senza scopo di profitto.

I progetti di cambiamento possono essere i più diversi quanto a gravita e urgenza dei problemi che con essi si vogliono fronteggiare: possono riguardare l’azienda nella sua interezza o una sua parte; possono chiamare in causa il rapporto dell’azienda con determinati interlocutori oppure con tutto il contesto ambientale. In ogni caso si tratta di progetti rivolti a migliorare l’azienda, ossia a ripristinarne o accrescerne la funzionalità economica; a sviluppare la capacità di soddisfare i bisogni che costituiscono la sua ragione d’essere; a gestire in modo proficuo il rapporto con gli interlocutori critici agli effetti dello svolgimento della funzione produttiva.

L’idea alla base di questo libro è che il miglioramento delle aziende di necessità si accompagna a una crescita culturale dei vari interlocutori interessati – a cominciare dai lavoratori dell’azienda – i quali dunque devono essere coinvolti e divenire attori del progetto di cambiamento. Anzi, a ben vedere lo stesso progetto di cambiamento non può proporsi ambiziosi obiettivi di progresso della funzionalità aziendale (sul terreno della riduzione dei costi, del miglioramento qualitativo dei prodotti/servizi, della soddisfazione del cliente, dell’equilibrio economico-finanziario e cosi via) senza incorporare altresì obiettivi di crescita culturale degli attori in gioco.

Consegue da ciò che la gestione dei progetti di cambiamento comporta una struttura e dei processi di coinvolgimento, grazie ai quali si genera consenso e si libera energia e creatività, pervenendo a coniugare sinergicamente i progressi sul piano della funzionalità aziendale con la crescita delle persone e dei gruppi coinvolti (all’interno e all’esterno dei confini aziendali).

A un progressivo coinvolgimento di tipo diffusivo sono infatti preordinate le attività di comunicazione (aventi a oggetto il pro- getto di cambiamento e il racconto dello stesso, man mano che procede); di negoziazione (sfocianti nelle condivisione strategica del progetto), di apprendimento individuale e collettivo (che dal progetto traggono stimolo e al progetto forniscono alimento) delineate nel volume, nonché la proposta della «organizzazione a fiore», ossia di una struttura che 1’autore ha messo a punto e sperimentato con successo nella gestione di progetti di cambiamento.

Si raccomanda la lettura di questo libro a coloro che si accingono o sono impegnati a gestire dei progetti di cambiamento, siano essi portati a una gestione di tipo partecipativo o a una gestione di tipo verticistico. Nel primo caso vi troveranno idee e strumenti concreti per dar corpo ai loro desideri di coinvolgere e di essere coinvolti; nel secondo troveranno elementi di riflessione che certamente li renderanno più consapevoli del proprio approccio e forse li indurranno a cercare di modificarlo.

Vittorio Coda
Presidente della SDA Bocconi




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