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LA FORMAZIONE-INTERVENTO NELLE ORGANIZZAZIONI.
ESPERIENZE E STRUMENTI
Renato Di Gregorio
ed. Guerini e Associati
Nuova edizione (1998)
291 pp. - 23 cm
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Prefazione di Alessandro Sinatra:
Tradizionalmente la formazione è vista come una delle
funzioni della Direzione del Personale il cui obiettivo è
primariamente rivolto allo sviluppo delle conoscenze e delle
capacità di gestione dei quadri ai diversi livelli.
Più recentemente la necessità ormai generalizzata
di maggiore dinamismo dell’azienda, determinata da condizioni
ambientali caratterizzate da forte variabilità e da
una competizione più intensa, ne evidenziano il ruolo
di strumento fondamentale per l’avvio e il mantenimento
dei processi di cambiamento strategico dell’azienda.
Il lavoro di Renato Di Gregorio si distingue appunto dai
contributi classici sulla formazione perché pone in
evidenza il collegamento e la rilevanza dei processi formativi
con la strategia dell’azienda. Cambiamento e apprendimento
sono le parole chiave per l’impiego strumentale della
formazione-intervento al fine di ottenere risultati concreti
sia a livello funzionale che per l’azienda.
Un altro tratto importante è che questo libro è
il risultato di un’esperienza vissuta in prima persona,
e per questo mette in luce dei «particolari» spesso
dati per scontati che però sono le chiavi per «mostrare
come si fanno le cose». Il tono del «racconto»
sottende i problemi di vita dell’organizzazione reale
che egli ha avuto modo di vivere da prospettive diverse.
La sua esperienza di operatore fa percepire le complessità
reali di alcuni fenomeni porgendoli in modo da farne capire
la natura, offrendo modalità pratiche per la loro soluzione
ed evidenziando le «trappole» da evitare.
E' un libro di viaggio che in qualche modo fa vivere il lettore
con le sensazioni e i problemi del tragitto compiuto. E facile
da capire perché é un racconto narrato con un
linguaggio semplice, efficace, spesso gergale. E fedele alla
promessa, evitando il ricorso a complesse articolazioni teoriche;
comunica il sapore dei problemi e delle sfide da affrontare,
proprio come Di Gregorio stesso dice, «attraverso delle
ricette di cucina e non attraverso delle formule». In
questo senso il lavoro può essere letto a diversi livelli
in relazione all’esperienza del lettore, sempre con
profitto. Il neofita coglierà soprattutto gli aspetti
del saper fare e del saper costruire un intervento di formazione.
Il collega più esperto troverà stimolo nelle
esperienze descritte: Aeritalia, Sclavo, Alcantara e Montefibre
sono infatti casi interessantissimi che hanno tutti, per ragioni
diverse, dato un contributo circa l’impiego degli strumenti
formativi in logica aziendale. E proprio qui infatti che si
da testimonianza dell’importanza di mobilitare le risorse
dell’azienda per una sua trasformazione e per l’adeguamento
alle nuove condizioni competitive.
Emerge un’impostazione concettuale molto attuale, che
fa tesoro dei contributi teorici più validi apparsi
recentemente nella letteratura di strategia. La formazione-intervento
gioca un ruolo determinante per generare e per canalizzare
l’energia per il cambiamento. Condizioni necessarie
sono infatti una visione chiara e condivisa della direzione
da intraprendere e la mobilitazione di una massa critica di
persone che supportino il cambiamento.
Attraverso questi interventi si creano le condizioni perché
le ipotesi e gli obiettivi di sviluppo del vertice si concretizzino
in azioni specifiche che prendono corpo dove i problemi si
verificano e devono trovare soluzione. Ecco quindi la centralità
della scelta degli strumenti e delle modalità perché
tali processi avvengano.
In questo senso il lavoro di Renato Di Gregorio fornisce
una testimonianza importante di come concetti astratti quali
apprendimento e cambiamento possano concretizzarsi attraverso
una serie di interventi finalizzati al raggiungimento di risultati
comprensibili alle persone d’azienda.
Castellanza, 1998
Alessandro Sinatra
Rettore LIUC, Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo
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